w
Analisi della qualità delle acque e del suolo

Analisi della qualità delle acque e del suolo

Per quanto riguarda l’analisi della qualità del suolo, sono stati prelevati campioni di terreno da ciascuna azienda all’inizio (t=0) e alla fine (t=1) del ciclo colturale. Tali campioni sono stati utilizzati per le analisi chimiche e per la valutazione della vitalità del suolo mediante il metodo della cromatografia circolare. Per quanto riguarda le analisi chimiche, sono stati valutati i seguenti parametri: pH, rapporto C/N, azoto totale (°/00 ss), sostanza organica (% ss), fosforo assimilabile (come P2O5, mg/kg ss), potassio assimilabile (come K2O, mg/kg ss), azoto nitrico (mg/kg N).

Nel caso del frumento, non si sono osservate differenze tra i diversi trattamenti omeopatici e il controllo negativo sia a t=0 che a t=1, evidenziando che tali trattamenti non influiscono sui parametri considerati. Inoltre, i campioni prelevati nel campo biologico in prova sono stati posti a confronto con un campione di terreno prelevato da un campo convenzionale limitrofo. I risultati hanno evidenziato una netta differenza in termini di sostanza organica e di potassio assimilabile fra il campo biologico e quello convenzionale: il contenuto di sostanza organica era intorno a 2% per il campo biologico in prova, mentre tale valore era 0,5% per il campo convenzionale; i valori di potassio assimilabile passavano da 300 mg/kg nel campo biologico a 86 mg/kg nel campo convenzionale.

Anche nel caso del pomodoro, pero, vite, ciliegio e melanzana non si sono osservate differenze tra i diversi trattamenti omeopatici e il controllo negativo sia a t=0 che a t=1, evidenziando che tali trattamenti non influiscono sui parametri considerati.

I campioni destinati all’analisi cromatografica sono stati fatti seccare bene all’aria su un cartone, sono stati poi frantumati, uniti e conservati ben secchi in un contenitore. Nel caso delle analisi di cromatografia circolare per tutti i campioni di terreno è stato adottato il protocollo descritto nella precedente relazione. In breve, dopo aver posto il campione in una soluzione di NaOH 1% per 4 h, il sopranatante è stato prelevato, filtrato e posto ad imbibire un foglio di carta da filtro appoggiata su un piattino di plastica e precedentemente imbibita con una soluzione di AgNO3 0,5%. Tale carta da filtro è stata lasciata alla luce per circa 12 h per permettere alle singole componenti del filtrato di migrare sulla carta.

L’esperimento è stato ripetuto 3 volte con 3 repliche (dischi) per ciascun campione (9 cromatogrammi per ogni campione). I cromatogrammi ottenuti sono stati scansionati tramite scanner e valutati mediante il software ImageJ con plug-in Texture Analyzer sulle sezioni rettangolari della zona mediana delle immagini. Il parametro considerato è l’entropia, misura statistica della casualità (ordine/disordine), correlato alla presenza più o meno marcata di canali radiali nella zona mediana dei cromatogrammi. Da una sperimentazione precedente è stato evidenziato che esiste una correlazione diretta tra la presenza di tali canali e la concentrazione di sostanza organica.

Nel caso del frumento, i risultati ottenuti dai cromatogrammi relativi al 2017 avevano evidenziato una significativa diminuzione del livello di entropia vs. il controllo (T=0), riscontrata nei campioni di terra prelevati a fine ciclo colturale dalle parcelle del C positivo, OM I (As 45 dH- Carbo veg 4 cH) e OM II (Silicea 200 cH-30cH). Nel 2018 si osserva un aumento significativo del livello di entropia nel C negativo rispetto al controllo (T=0). Per quanto riguarda gli altri trattamenti che nel 2017 avevano indotto una diminuzione significativa, nel 2018 non si osserva alcuna differenza significativa. Nel 2019 il confronto fra i valori di entropia tra T=0 e T=1 per ciascun trattamento è stato fatto con campioni prelevati nello stesso luogo all’inizio e alla fine del ciclo colturale. Non è stata evidenziata alcuna significatività.

Nel caso del pomodoro, nel 2017 in tutte le parcelle (C neg, C pos, Thuja 200cH e 30cH, Cuprum met 30 cH-Carbo veg 30cH) si evidenzia una significativa diminuzione del livello di entropia a T=1 rispetto T=0. Tale risultato non è stato confermato negli anni successivi. Infatti, nel 2018 e nel 2019 non è stata evidenziata alcuna significativa differenza.

Per quanto riguarda il pero, nel 2019 si osserva in generale una tendenza alla diminuzione del livello di entropia al T=1 rispetto al T=0 in tutte le parcelle (tranne per l’Equiseto). Tale diminuzione risulta significativa per il C negativo e OM II (Sulphur 200 cH e 6 dH). Nel caso della vite, nel 2019 non si osserva nessuna differenza significativa tra T=0 e T=1 tranne nel C negativo.

Nel 2017 sia per la melanzana che per la lattuga in tutte le parcelle si evidenza una significativa diminuzione del livello di entropia a T=1 rispetto a T=0. In particolare, per quanto riguarda la melanzana, il risultato ottenuto nel 2017 non si ripete nel 2019 in cui non si evidenziano differenze significative tra T=0 e T=1.

Considerando la correlazione con i dati dell’analisi chimica (in particolare con il contenuto di sostanza organica), l’unica coltura in cui è stata evidenziata tale correlazione è stato il pero (valori di entropia maggiore di 9 che denotano la presenza di canali radiali e valori alti di sostanza organica - 3,6-5,2 % ss).

Analisi della qualità delle acque

Rispetto all’analisi della qualità delle acque, sono stati prelevati campioni di acqua dalle scoline adiacenti ai campi di frumento, pomodoro, pero e vite-ciliegio. Nel caso della lattuga e melanzana non è stato possibile raccogliere i campioni in quanto, essendo il campo in collina, non era presente un fosso in prossimità del terreno in prova. Sono state condotte analisi multiresiduali per la presenza di 432 fra i più noti pesticidi ed erbicidi e l’analisi dei nitrati. I risultati delle analisi dei campioni prelevati nel 2018 prima della somministrazione dei trattamenti (t=0) hanno mostrato la completa assenza di residui di pesticidi e/o erbicidi; mentre l’analisi dei nitrati come NO3 (mg/l) ha mostrato valori pari a 52 mg/l e 44 mg/l, per i campioni di acqua prelevati dai fossi adiacenti ai campi di frumento e pomodoro, rispettivamente. A fine ciclo colturale (T=1) il valore di nitrati rilevati nell’acqua era pari a 2,7 mg/l e 3,5 mg/l, inducendo diminuzioni pari al 95% e 92%, rispettivamente per il frumento e il pomodoro.

Nel 2019 i campioni di acqua sono stati prelevati campioni di acqua dalle scoline adiacenti ai campi di frumento, pomodoro e vite-ciliegio. Inoltre, al fine di verificare se tali trattamenti abbiano o meno un effetto sulla “riduzione dei rilasci di sostanze inquinanti e miglioramento della qualità delle acque e del suolo”, come richiesto da uno degli obiettivi operativi della focus area, nel campo di pero è stata prelevata la soluzione circolante nel terreno nelle parcelle trattate con OM2 e confrontata con quelle prelevate nelle parcelle di controllo (cioè trattata con i prodotti normalmente utilizzati dall’agricoltore) e di un campo convenzionale limitrofo. Tale soluzione circolante è stata raccolta, mediante il freatimetro, la soluzione circolante del terreno derivante dalle acque meteoriche, da processi di infiltrazione e da risalite capillari della falda freatica.

Per quanto riguarda il contenuto di nitrati nelle acque prelevate da canali/fossi adiacenti ai campi coltivati, i risultati hanno mostrato un aumento di quasi 3 volte (nel caso del frumento); una diminuzione del 92% (nel caso del pomodoro); una diminuzione del 67% (nel caso di vite/ciliegio). Nel campo di pero, il contenuto di nitrati nella soluzione circolante del terreno ha presentato a t=0 valori inferiori a 10 mg/l nelle 3 parcelle considerate e a t=1 valori molto elevati (120 mg/l) nel C positivo e OM II, probabilmente dovuti a sostanza organica presente nel terreno rilasciata poi nei campioni prelevati. A fine ciclo colturale (t=1), in tutte e 3 le parcelle sono stati evidenziati aumenti rispetto a t=0.

 
Regione Emilia Romagna
Repubblica Italiana
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

L'Europa investe nelle zone rurali
Programma di sviluppo rurale