w
Pomodoro

Pomodoro

Classe: Magnoliopsida;
Ordine: Solanales;
Famiglia: Solanaceae;
Genere: Solanum;
Specie: S. lycopersicum

Origine e diffusione
Il pomodoro è nativo della zona dell'America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell'America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli Aztechi lo chiamarono xitomatl, mentre il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La data del suo arrivo in Europa è il 1540, quando lo spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò alcuni esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII secolo. In Italia è documentato in uno scritto del 1544 di Pietro Andrea Mattioli, ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche favorevoli in Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte, Sicilia, Sardegna, Lazio e nel sud, si ebbe il viraggio del suo colore dall'originario e caratteristico colore oro, che diede appunto il nome alla pianta, all'attuale rosso, grazie a selezioni e innesti successivi.

Descrizione botanica
Portamento: eretto
Foglie: Le foglie sono disposte in maniera alterna sul fusto, sono pubescenti, di forma pennata, dotate di picciolo lungo e con odore aromatico. All’ascella delle foglie si sviluppano nuovi germogli (femminelle) che comportandosi come lo stelo principale conferiscono alla pianta un portamento cespuglioso.
Fiori: I fiori di colore giallo più o meno intenso, sono riuniti in infiorescenze a grappolo inserite lungo gli internodi del fusto.
Frutti: Il frutto è una bacca di colore rosso a maturazione per la presenza di una sostanza colorante naturale chiamata licopene. La polpa del frutto è carnosa, con la parte interna divisa in logge costituite da un tessuto gelatinoso che porta numerosi semi.

Esigenze pedoclimatiche
Terreno: Presenta una buona adattabilità ai vari tipi di terreno pur preferendo quelli di medio impasto, profondi, freschi, ricchi di sostanza organica. Presenta anche una buona tolleranza alle elevate concentrazioni saline nel terreno soprattutto nelle fasi iniziali di crescita.
Ph suolo: 6,2-7
Clima: Il pomodoro è una specie adatta ai climi temperati soprattutto laddove viene coltivata in piena aria durante il periodo primaverile – estivo.
Richiede temperature di 12-14 °C per la germinazione dei semi e temperature superiori a 20°C dalla fioritura alla maturazione, mentre risultano dannose le escursioni termiche troppo brusche. La temperatura minima di crescita è compresa tra gli 8 e i 10 °C. Per l’allegagione dei frutti sono richieste delle temperature minime notturne di 13-14 °C, altrimenti risulta compromessa la produzione.

Forme di allevamento: Le coltivazioni di pomodoro possono essere impiantate con la semina in campo o con il trapianto. Il primo sistema si sta diffondendo nelle coltivazioni in pien’aria, il secondo è quello esclusivo nelle colture sotto serra ed è tuttora assai impiegato anche in pieno campo.

Lavorazione specifiche: Zappature, sarchiature e rincalzature. Sono consigliabili anche operazioni di potatura verde (scacchiatura e cimatura). La pratica della sfemminellatura consiste nell’eliminare i germogli ascellari in eccesso al fine di favorire un più regolare accrescimento e maturazione dei frutti.

Irrigazione: All’inizio della crescita fino alla fioritura si avvantaggia di modeste disponibilità idriche allo scopo di favorire l’accrescimento delle radici. Dopo l’allegagione i consumi idrici aumentano per risultare elevati nella fase di crescita dei frutti.

Concimazione: elevata quantità di potassio per lo sviluppo dei frutti. Il fosforo è richiesto per la fioritura, mentre l’azoto pur rappresentando l’elemento nutritivo che condiziona la crescita della pianta, se in eccesso diminuisce la produzione e peggiora le caratteristiche qualitative dei frutti.

Raccolta : Agosto-Ottobre

Avversità:

  • Funghi: Botrytis cinerea, muffa grigia, peronospora, oidio, alternaria, Fusarium oxysporum, Cladosporium fulvum, Septoria lycopersici. Rhizoctonia solani
  • Insetti: Lepidotteri, Afidi. 

Caratteristiche nutrizionali: ricchi di carboidrati, proteine, amminoacidi e peptidi, acidi organici (acido malico e acido tartarico), lipidi, minerali (potassio K, sodio Na, magnesio Mg, calcio Ca, ferro Fe, rame Cu, fosforo P, zolfo S e cloro Cl) e vitamine (vitamina A, vitamina K, vitamina B2, vitamina B6 e vitamina C), inoltre presentano un elevato contenuto di licopene.

 
Regione Emilia Romagna
Repubblica Italiana
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

L'Europa investe nelle zone rurali
Programma di sviluppo rurale